L’apnea ostruttiva nel sonno (OSAS) è un disturbo respiratorio molto frequente caratterizzato dall’interruzione del passaggio dell’aria attraverso le vie aeree superiori, pur in presenza di sforzi respiratori toracici ed addominali.
L’OSAS può essere presente a tutte le età, anche se prevale nella popolazione adulta (nel 24% degli uomini e nel 9% delle donne).
Almeno 2 milioni di italiani presentano una Sindrome delle Apnee Ostruttive di entità medio-grave. La sindrome delle apnee ostruttive è purtroppo ancora sottovalutata e poco conosciuta. In Italia si stima che solo il 4% dei pazienti sia in trattamento, eppure sono disponibili sia gli strumenti per la diagnosi che le opportune terapie.
Si ha la Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS) quando le apnee, allo studio polisonnografico, sono almeno 5 l’ora e si associano a sintomi quali russamento, pause respiratorie nel sonno, risvegli con senso di soffocamento, sonnolenza diurna o quando il numero di apnee sono 15 o più l’ora.
Le apnee durano almeno 10 secondi, ma in alcuni casi anche più di un minuto e sono quasi sempre responsabili di una riduzione di ossigeno nel sangue. La ripresa del respiro si associa di solito ad una superficializzazione del sonno o ad un breve risveglio ed è causa di un sonno frammentato e di scarsa qualità, principale responsabile di sonnolenza diurna.
È dimostrato che l’OSAS ha importanti conseguenze sulla salute, poiché:
Ha importanti ripercussioni anche sulla qualità della vita poiché è responsabile di:
Nei bambini, in aggiunta ai sintomi presenti nell’adulto, un’OSAS è anche responsabile di:
La sindrome delle apnee ostruttive è purtroppo ancora sottovalutata e poco conosciuta.
In Italia si stima che solo il 4% dei pazienti sia in trattamento, eppure sono disponibili sia gli strumenti per la diagnosi che le opportune terapie.
Russamento – è sempre presente, anche se non tutti i russatori presentano apnee.
Pause respiratorie nel sonno – riferite dal partner o dai familiari.
Stanchezza al risveglio – molti pazienti riferiscono di sentirsi molto stanchi al risveglio, come se non avessero dormito.
Sonnolenza e faticabilità diurna – la sonnolenza eccessiva è anche la causa di un aumento degli incidenti sul lavoro e stradali.
Nel caso si sospetti la presenza di apnee nel sonno, l’esame per confermare la diagnosi è la polisonnografia che registra durante tutta la notte non solo i parametri respiratori, ma anche l’attività cerebrale, i movimenti oculari, l’attività muscolare, l’elettrocardiogramma, la saturazione di ossigeno.
Quali sono i trattamenti?
Stile di vita
Innanzitutto, se si è in sovrappeso od obesi, ridurre per quanto possibile il peso è uno dei più efficaci sistemi per ridurre la gravità dell’OSAS.
Evitare di assumere alcolici ed ipnoinduttori che possono peggiorare il collasso delle prime vie aeree.
Oral device o MAD
Soprattutto nelle forme lievi o di media gravità di OSAS, ma anche per il semplice russamento, vengono consigliati sistemi intraorali che hanno la funzione di avanzare la mandibola e mantenere aperte le vie aeree posteriormente.
CPAP
È il trattamento più utilizzato nelle OSAS gravi o medie, è un apparecchio che, creando una pressione positiva nelle vie aeree, le mantiene aperte impedendone il collasso.
Chirurgia
Si possono praticare vari tipi di trattamenti chirurgici, anche in base a quale sia la sede e la causa di ostruzione. La terapia chirurgica non sempre è garanzia di risoluzione delle apnee.
Nei bambini la rimozione delle tonsille è sicuramente il trattamento più praticato e con ottime probabilità di successo.